FUTURA ECONOMIA PER L'AMBIENTE: L'INTERVENTO DEL NOSTRO PRESIDENTE
In occasione della conferenza stampa di presentazione di “Futura economia per l’ambiente” (clicca qui per approfondire il progetto) il nostro presidente Bortolo Agliardi è intervenuto evidenziando convintamente che il concetto di sostenibilità non può essere riferibile solo alle imprese ma è un tema trasversale che abbraccia l’intera società e che la stessa non può che essere coinvolta culturalmente, con l’obiettivo di richiamarsi ad un effettivo cambiamento; partendo proprio dalle giovani generazioni.
«E se è vero quanto affermato dall’amministratore delegato del gruppo Foppa, Giovanni Lodrini in occasione della presentazione del nostro progetto Verso il Borgo di Padernello, ovvero che la società civile e quella politica si devono interrogare affinchè in ogni ordine e grado della scuola si ripreda ad educare oltre che formare i giovani, mi domando come si possa essere sostenibili se non si è anche educati ad una cultura dello stare insieme e nel convivere con obiettivi di grande respiro.
In questo ultimo periodo, il “sistema Brescia” su temi di rilievo, è stato in grado di dimostrare che quando si vuole veramente, è attivo e ottiene risultati! Essere ai tavoli di “Futura Open Talks” deve essere un’ambizione del sistema e guardando oltre i confini localistici e di parte potrà dimostrare ancora che il sopraccitato sistema Brescia c’è e potrà essere proattivo.
Futura economia per l’ambiente oggi è trainata dalla volontà propulsiva dalla CCIAA; questo testimone che ci è stato offerto, credo che debba essere un modello utile per tutte le altre Istituzioni che possano replicarlo chiamando al tavolo quegli attori della società civile affinchè possano condividere e partecipare al percorso intrapreso».
Agliardi ha concluso il suo intervento affermando che è proprio questo il momento di essere credibili e sostenibili. Per questo le opportunità che saranno generate del PNRR dovranno vederci “interpreti progettisti” di futuri investimenti e non solo soggetti deputati alla spesa delle risorse. Infatti se così fosse andremmo solo ad alimentare nuovo debito pubblico e difficilmente produrremmo un riscontro positivo per la società che deve porsi nell’ottica di generare un ritorno economico per la restituzione del debito contratto.
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