LE COMUNICAZIONI "DI ANOMALIA" TRA SPESOMETRO E VOLUME D'AFFARI 2016
Come noto, dal 2015, nell’ambito del rapporto collaborativo e trasparente tra Fisco-contribuente, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dello stesso o dell’intermediario abilitato le informazioni relative ai ricavi / compensi, volume d’affari, ecc. inviando specifiche comunicazioni delle anomalie riscontrate per consentire al contribuente di correggere (eventualmente) la propria posizione. Tale attività si è tradotta con l’invio da parte dell’Agenzia nel corso del 2015 / 2016 / 2017 e 2018 di una serie di comunicazioni di irregolarità.
Recentemente l’Agenzia delle Entrate con il Provvedimento 8.10.2018, ha individuato:
“le modalità con le quali sono messe a disposizione del contribuente e della Guardia di Finanza … le informazioni derivanti dal confronto con i dati comunicati, dal contribuente e dai suoi clienti soggetti passivi IVA, all’Agenzia delle entrate ai sensi dell’articolo 21 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 nella versione vigente fino al 23 ottobre 2016, da cui risulterebbe che lo stesso abbia omesso, in tutto o in parte, di dichiarare il volume d’affari conseguito”.
Al contribuente sono quindi rese disponibili le informazioni al fine di poter valutare la correttezza dei dati in possesso dell’Agenzia e fornire “elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti in grado di giustificare la presunta anomalia”.
Il citato Provvedimento interessa le comunicazioni relative alle anomalie riscontrate per il 2016 derivanti dal confronto tra:
- dati comunicati all’Agenzia dai clienti del contribuente tramite lo spesometro;
- volume d’affari dichiarato nel mod. IVA 2017.
COMUNICAZIONE ANOMALIE DA SPESOMETRO
La comunicazione relativa alle anomalie da spesometro contiene le seguenti informazioni:
- codice fiscale, denominazione / cognome e nome del contribuente;
- numero identificativo della comunicazione e anno d’imposta;
- codice atto;
- operazioni comunicate dai clienti soggetti passivi IVA e operazioni effettuate nei confronti di consumatori finali comunicate dal contribuente (al netto dell’IVA) tramite lo spesometro.
Le informazioni di dettaglio relative alle comunicazioni in esame sono consultabili dal contribuente nel “Cassetto fiscale”, accessibile dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate.
In particolare sono disponibili i seguenti dati:
- protocollo identificativo e data di invio della dichiarazione IVA, nella quale le operazioni attive risultano parzialmente / totalmente omesse;
- somma algebrica delle operazioni riportate nei righi VE24, colonna 1 (Totale imponibile), VE31 (Operazioni non imponibili a seguito di dichiarazione d’intento), VE32 (Altre operazioni non imponibili), VE33 (Operazioni esenti), VE35, colonna 1 (Operazioni con applicazione del reverse charge), VE37, colonna 1 (Operazioni effettuate nell’anno ma con imposta esigibile in anni successivi) e VE39 (Operazioni effettuate in anni precedenti ma con imposta esigibile nell’anno oggetto di comunicazione) della dichiarazione;
- importo delle operazioni relative a:
- cessioni di beni / prestazioni di servizi comunicate dai clienti soggetti passivi IVA;
- cessioni di beni / prestazioni di servizi effettuate nei confronti di consumatori finali, comunicate dal contribuente (al netto IVA);
- ammontare degli acquisti che non risulterebbero riportati nella dichiarazione IVA;
- dati identificativi dei clienti soggetti passivi IVA (denominazione / cognome e nome / codice fiscale);
- ammontare degli acquisti comunicati da ciascuno dei clienti soggetti passivi IVA;
- dati identificativi dei consumatori finali comunicati dal contribuente (denominazione / cognome e nome / codice fiscale);
- ammontare delle cessioni / prestazioni comunicate dal contribuente per ciascun consumatore finale.