INVIO TELEMATICO DEI CORRISPETTIVI: PROBLEMATICHE ATTIVITA' ARTIGIANALI
Con l’introduzione dell’invio telematico dei corrispettivi, evidenziamo una problematica riguardante le aziende artigiane per le quali l’emissione della ricevuta fiscale è sempre stata marginale rispetto al volume d’affari. A seguito dell’analisi approfondita del nostro Centro Studi di Documentazione e Ricerca Lino Angelo Poisa l'Associazione Artigiani avanza una proposta.
Per la trasmissione telematica giornaliera dei corrispettivi, disciplinata dall’art.17 del DL 119/2018, è previsto l’avvio con due scadenze: dal 01/07/2019 per le ditte con VA 2018 superiore ai 400.000 € e dal 01/01/2020 per tutte le altre ditte.
Le criticità che vogliamo evidenziare riguardano sia le attività artigianali per le quali l’emissione della ricevuta fiscale è sempre stata marginale rispetto al volume d’affari in quanto prevale l’emissione della fattura elettronica (ad esempio elettricisti, idraulici, falegnami ecc), ma anche per tutte le attività artigianali che emettono esclusivamente ricevute fiscali per lo svolgimento dell’attività (acconciatori, estetiste, lavanderie, calzolai ecc) e per le quali il costo che dovrebbero sostenere per l’acquisto di un RT (registratore telematico) e del relativo software di trasmissione è troppo elevato rispetto al numero delle ricevute che vengono emesse. Sul mercato esiste un’ampia gamma per la scelta e l’acquisto di un RT sia fisico che virtuale. Per un RT fisico il costo di un prodotto di media qualità è di circa 800,00 €, mentre per un RT virtuale il costo è di circa 660,00 € annui.
Per quanto riguarda il costo da sostenere, oltre all’acquisto dell’RT c’è da considerare il canone del software di trasmissione dei dati all’ADE che mediamente ha un costo mensile di 20 € e i costi di installazione, messa in servizio e di censimento in ADE sia dell’RT che della stampante eventualmente collegata (emissione ed apposizione del QR code) quantificabili mediamente in 100,00 € una tantum. Quindi per una ditta che saltuariamente o meno emette ricevute fiscali i costi sia fissi che periodici da sostenere sono alti con l’unico beneficio di un credito d’imposta per l’anno dell’acquisto di € 250,00.
L’Associazione Artigiani quindi formula una proposta di modifica normativa:
- Dare la possibilità con apposita opzione di trasmettere giornalmente i corrispettivi con l’utilizzo di altri strumenti, come ad esempio i software con i quali già si predispongono ed inviano le fatture elettroniche o l’apposita funzione predisposta dall’Agenzia delle Entrate certificando il corrispettivo con l’emissione della “ricevuta fiscale” in luogo del documento commerciale emesso dall’RT così come è previsto attualmente nel periodo transitorio di 6 mesi che avrà scadenza il 31/12/2019 per le ditte con VA superiore ai 400.000 € e il 30/06/2020 per tutte le altre ditte.
In particolar modo questa modalità è indispensabile per le attività di installazione, manutenzione e riparazione svolte nei confronti di privati non presso la sede dell’azienda (elettricisti, idraulici, ecc) ma presso il domicilio del cliente.
Tutte queste attività altrimenti andrebbero svolte con l’utilizzo di un RT virtuale e di una stampante wireless portatile in uso al titolare e ad ogni dipendente con una moltiplicazione di costi facilmente immaginabile.