Sono piccoli e periferici e quindi, quasi per definizione, soffrono doppio per la crisi che stiamo vivendo. Ma, essendo per l’appunto piccoli e periferici, le loro istanze valgono poco o nulla. Sono i piccoli Comuni, poco considerati ma che restano uno degli assi portanti del nostro vivere. E da questo punto di vista, afferma il Presidente dell’Associazione Artigiani Bortolo Agliardi, è apprezzabile almeno l’intenzione del Governo che ha varato un fondo di sostegno nazionale alle cosiddette “Aree interne”, quelle poco considerate.
Nelle settimane scorse è stato reso noto l’elenco dei 79 Comuni bresciani che beneficeranno, in tre anni, di questi fondi che, sempre per il bresciano, ammontano a 6 milioni, il che corrisponde a 2 milioni l’anno che diviso per l’ottantina di paesi ricordati fanno, diciamo pure, poco più di una mancia. Ma meglio una mancia di niente, verrebbe da dire. Complessivamente sono i paesi della Valle Camonica i principali destinatari, qualcuno della Val Sabbia, poco o niente alla Bassa. La destinazione dei fondi è specifica per commercio ed artigianato e sono fondi che ovviamente si aggiungono a quelli destinati alle imprese per sostenerle in questa crisi. Questi vanno ai Comuni: vedranno loro cosa fare con questi pochi soldi. La prima valutazione è che, essendo pochi, vanno spesi ancora meglio. Cosa si possa fare con 10-15 mila euro l’anno per sostenere le attività economiche è cosa che lasciamo alla responsabilità dei sindaci. Certo non potrà essere chissà che cosa.
Ma l’occasione della diffusione dell’elenco dei Comuni è opportuna per ricordare ai Comuni stessi la disponibilità dell’Associazione Artigiani a dare, ove richiesto, un contributo di idee. Vale, continua Agliardi, per questa piccola dotazione di fondi, ma vale soprattutto – e più in generale – per eventuali apporti che un’Associazione come la nostra può dare ad una amministrazione pubblica. Ci è facile ricordare, per fare un esempio, il recente provvedimento del 110% che consente di ristrutturare abitazioni private godendo, in questo caso, di un sostanzioso contributo pari all’intero costo dell’intervento. Noi crediamo che un Comune dovrebbe o potrebbe agevolare una maggiore conoscenza di questa opportunità: se si fa conoscere meglio questa legge anche gli abitanti potranno godere di questo beneficio, faranno le loro valutazioni con qualche cognizione di causa in più e potranno, se lo vorranno, fare una scelta più consapevole. Immaginare di avere un incontro per spiegare questa legge a chi fosse interessato a capirne di più non dovrebbe essere una cosa complicata e, da questo punto di vista, una amministrazione potrebbe promuovere questo incontro. Da parte dell’Associazione Artigiani dichiariamo da subito la nostra disponibilità a portare il nostro contributo.