CASA: BONUS VERDE ANCHE PER IL 2020
Ancora un anno per l’agevolazione fiscale sul verde di giardini, balconi, terrazzi, fioriere, piante e pozzi. La definitiva conferma arriva con la conversione in legge del decreto Milleproroghe: il “bonus verde” sarà valido anche per le spese sostenute nel 2020. Il decreto prevede infatti la proroga di un anno dell’agevolazione fiscale che è stata introdotta dalla legge di Bilancio 2018.
Il bonus consiste in una detrazione Irpef del 36% della spesa sostenuta per:
- la «sistemazione a verde» di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
- la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
L’agevolazione – che può riguardare anche le parti comuni condominiali – va suddivisa in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5mila euro per unità immobiliare, comprese le eventuali spese di progettazione e manutenzione. In pratica, significa che la detrazione massima è pari a 1.800 euro, divisi in dichiarazione dei redditi in dieci rate da 180 euro ciascuna.
Sono detraibili le opere di natura straordinaria che si inseriscono in un intervento relativo all’intero giardino o all’area interessata. Ad esempio, è detraibile la spesa per trasformare un cortile in giardino. Oppure la risistemazione integrale di un giardino con nuove aiuole, vialetti e recinzioni. Oppure ancora la realizzazione di fioriere fisse e l’allestimento di verde permanente di balconi e terrazzi, purché riferiti sempre a un intervento innovativo.
Non è detraibile la “manutenzione ordinaria annuale” dei giardini, così come i lavori eseguiti in economia dal proprietario (cioè acquistando i materiali).
Per ottenere il bonus è necessario che le spese siano sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono (ammessi quindi anche gli inquilini e i comodatari) l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi. E che siano documentate ed effettuate con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni: bonifico bancario o postale, carta di credito o debito (bancomat), assegno non trasferibile. Nel caso delle card, è bene ricordare che la data di pagamento non scatta il giorno dell’addebito della spesa sul conto, ma al momento dell’utilizzo della carta stessa.
Ogni spesa va affrontata solo a fronte di una fattura che citi la norma di riferimento del bonus e dimostri (ad esempio, nel caso di lavori su un giardino) che non si è trattato di manutenzione ordinaria (come la potatura). Fatture e copia dei pagamenti sono da conservare.
In condominio, il bonus spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che tale quota sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Se gli interventi sono realizzati su residenze adibite promiscuamente all’esercizio di arte o professione, o di attività commerciale, la detrazione viene ridotta della metà.
Per maggiori informazioni contattare: Claudio Tucci – 030/2209849 – claudio.tucci@assoartigiani.it