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Con un decreto legge approvato nella notte tra sabato 17 e domenica 18 ottobre, il Consiglio dei Ministri estende la moratoria sulle cartelle esattoriali a tutto il 2020. Di conseguenza i versamenti in base a piani di dilazione o in unica soluzione sospesi nel periodo tra l’8 marzo e il 31 dicembre dovranno essere recuperati entro il 31 gennaio 2021. Nessuna modifica, invece, alla scadenza per “rottamazione” e “saldo e stralcio”: resta confermato il termine del 10 dicembre, che non ammette ritardi o insufficienti versamenti.
La proroga della moratoria fino al 31 dicembre porta con sé il congelamento anche di tutti i provvedimenti cautelari (fermi amministrativi e ganasce fiscali) ma anche delle misure esecutive. Stop quindi ai pignoramenti immobiliari o dei conti correnti. Ma il decreto legge del Governo blocca fino al 31 dicembre anche i pignoramenti di stipendi e pensioni.
Viene prolungata anche la maggiore tolleranza per chi chiederà piani di rateizzazione del debito con l’agente della riscossione entro il termine della moratoria, ossia entro il 31 dicembre. In pratica, per tali richieste si potrà decadere solo dopo 10 rate (anche non consecutive) non pagate e non cinque.
L’agente della riscossione avrà un anno di tempo in più per notificare le cartelle sospese. Dodici mesi in più anche per le comunicazioni di inesigibilità agli enti creditori che hanno affidati i carichi da recuperare.
Per maggiori informazioni contattare: Claudio Tucci – 030/2209849 – claudio.tucci@assoartigiani.it