INDICI SINTETICI 2021, ECCO LE NUOVE CAUSE DI ESCLUSIONE
È stato pubblicato sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate il provvedimento del 28 gennaio scorso che approva i 175 modelli degli Indici sintetici di affidabilità (Isa) in vigore per il periodo d'imposta 2020. La novità più rilevante è costituita dall'introduzione di tre nuove cause di esclusione previste proprio per far fronte alle casistiche in cui la pandemia da Covid 19 ha inciso in maniera più profonda.
Esse riguardano:
- i contribuenti che hanno subito una diminuzione dei ricavi di almeno il 33 per cento nel periodo d'imposta 2020 rispetto al periodo d'imposta precedente;
- i contribuenti che hanno aperto la partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019.
La terza causa di esclusione riguarda invece singoli codici attività specifici per i quali per l'anno d'imposta 2020 non si applicheranno. Si tratta di tutte quelle attività che nel corso del 2020 hanno dovuto sottostare a rigorosi provvedimenti e misure restrittive di sospensione previste dai Dpcm del 24 ottobre e del 3 novembre 2020, per il contenimento dell'emergenza sanitaria. In pratica sono quelle attività che per effetto dei Dpcm sono state soggette, a livello nazionale o regionale/provinciale, a ulteriori sospensioni dell'attività che si sono sommate alle chiusure definitive nei Dpcm del 9 marzo, dell'11 marzo e del 22 marzo 2020.
L'elenco delle attività in oggetto comprende ben 85 codici ATECO fra cui sono comprese, ad esempio palestre, bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, il commercio al dettaglio di abbigliamento, di calzature, di confezioni per adulti, etc. Per questi, senza fare altri conteggi, l'esclusione spetta in ragione della sola appartenenza ad un dato codice attività.
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